I BORGHI
ANAGNI

Anagni è una visione, placidamente distesa sul colle che guarda la valle. Oggi è uno scrigno colmo di tesori medievali, ma la sua storia inizia molto prima, dal momento che fu prima ernica e poi romana. Città dei Papi, la chiamano. E a ragione, perché nel XIII secolo, sotto la signoria dei Caetani, diede i natali a ben quattro pontefici, divenendo una splendida residenza papale e ospitando perfino Dante Alighieri. La cattedrale e il suo museo, il Palazzo della Ragione, le porte di accesso, le strette vie del centro storico, il Palazzo di Bonifacio VIII (il papa dello schiaffo) con l’annesso Museo Bonifaciano: tutto qui sembra essere uscito da una fiaba. Eppure è tutto così straordinariamente reale e concreto.
PALIANO

Paliano riecheggia dei passi dei Colonna, suoi principi già dal 1400. E dei passi di chi per secoli ha calpestato l’acciottolato dei suoi vicoli, data la centralità strategica e commerciale di questo borgo così nobile a antico. Il Palazzo Ducale, la Collegiata e la Fortezza lo dominano, mentre le lunghe mura cingono sinuosamente le case di pietra del centro storico. Qui, protetto degli stessi Colonna, per alcuni mesi visse anche Caravaggio, in fuga da Roma dopo aver ucciso Ranuccio Tomassoni. Una storia tra le storie, che ancora oggi riecheggia nelle stradine di questa incantevole perla laziale.
PIGLIO

La culla del vino Cesanese è un borgo medievale che sembra aggrapparsi con le unghie a uno sperone roccioso del Monte Scalambra. I tetti delle sue antiche case, costruite attorno al grande Castello, si succedono irregolari, e visti dall’alto sembrano onde di tegole sferzate dalla brezza. Intorno al paese, le vigne ordinate e la natura selvaggia rivaleggiano tra loro, scandendo ancora oggi i naturali ritmi di vita. Il buon vino, l’aria fresca e leggera, la cucina ciociara al suo meglio: niente, qui, potrebbe essere migliore di com’è.
LEGGENDE
LA SANGUINARIA DAMA DI VICALVI
XV secolo, castello di Vicalvi. Qui viveva Alejandra Maddaloni, moglie di un nobile condottiero spagnolo. Essendo il marito quasi sempre lontano a guerreggiare, la nobildonna aveva come hobby quello di adescare giovani uomini del posto per trascorrervi un’infuocata notte d’amore. Peccato che, per tutti questi ingenui playboy ante litteram, quella sarebbe stata l’ultima notte della loro vita. La maliarda infatti, con l’aiuto di un fidato servitore, li faceva sparire non appena consumato il rapporto, così da occultare ogni eventuale prova del suo adulterio. Ma si sa, anche in assenza di social, le chiacchere prima o poi arrivano all’orecchio sbagliato (o giusto, dipende dai punti di vista). Così il povero marito, un bel giorno venne a conoscenza della faccenda e fece murare viva la moglie fedifraga in una torre del castello. Da allora, si narra che il fantasma della malcapitata si aggiri nelle stanze del castello in cerca di nuovi giovani da concupire. Come dire: poco furba e pure recidiva.
LA SANGUINARIA DAMA DI VICALVI

XV secolo, castello di Vicalvi. Qui viveva Alejandra Maddaloni, moglie di un nobile condottiero spagnolo. Essendo il marito quasi sempre lontano a guerreggiare, la nobildonna aveva come hobby quello di adescare giovani uomini del posto per trascorrervi un’infuocata notte d’amore. Peccato che, per tutti questi ingenui playboy ante litteram, quella sarebbe stata l’ultima notte della loro vita. La maliarda infatti, con l’aiuto di un fidato servitore, li faceva sparire non appena consumato il rapporto, così da occultare ogni eventuale prova del suo adulterio. Ma si sa, anche in assenza di social, le chiacchere prima o poi arrivano all’orecchio sbagliato (o giusto, dipende dai punti di vista). Così il povero marito, un bel giorno venne a conoscenza della faccenda e fece murare viva la moglie fedifraga in una torre del castello. Da allora, si narra che il fantasma della malcapitata si aggiri nelle stanze del castello in cerca di nuovi giovani da concupire. Come dire: poco furba e pure recidiva.
LE TERRIBILI SORELLE DI FUMONE
Durante il XIX secolo, nel castello di Fumone (splendido e tuttora visitabile) viveva un ramo della nobile famiglia Caetani Longhi. La giovane mamma Emilia aveva tre figlie femmine e un bimbo di tre anni, Francesco, che adorava. Le tre femmine, molto più grandi del fratellino, erano gelosissime di lui. In realtà non era solo una sciocca questione di gelosia. Il piccolo, infatti, un giorno avrebbe ereditato tutte le fortune di famiglia, essendo l’unico maschietto di casa. In tempi in cui l’uguaglianza di genere era un miraggio, alle tre ragazze questa cosa parve una terribile ingiustizia. Così, non prendendola molto sportivamente, decisero di risolvere la cosa a modo loro, uccidendo il fratellino somministrandogli di nascosto dosi crescenti di arsenico durante i pasti. Il bimbo morì in poco tempo, tra terribili sofferenze. La madre, disperata, fece imbalsamare il suo corpicino e lo dispose all’interno di una teca trasparente insieme ai suoi giochi, dove ancora oggi è visibile per chi ha il coraggio di entrare nella stanza dove è esposto. Da allora, il fantasma del Marchesino e quello della madre impazzita di dolore aleggiano nel castello, spaventando i malcapitati curiosi. Quando si dice parenti serpenti…
LE TERRIBILI SORELLE DI FUMONE

Durante il XIX secolo, nel castello di Fumone (splendido e tuttora visitabile) viveva un ramo della nobile famiglia Caetani Longhi. La giovane mamma Emilia aveva tre figlie femmine e un bimbo di tre anni, Francesco, che adorava. Le tre femmine, molto più grandi del fratellino, erano gelosissime di lui. In realtà non era solo una sciocca questione di gelosia. Il piccolo, infatti, un giorno avrebbe ereditato tutte le fortune di famiglia, essendo l’unico maschietto di casa. In tempi in cui l’uguaglianza di genere era un miraggio, alle tre ragazze questa cosa parve una terribile ingiustizia. Così, non prendendola molto sportivamente, decisero di risolvere la cosa a modo loro, uccidendo il fratellino somministrandogli di nascosto dosi crescenti di arsenico durante i pasti. Il bimbo morì in poco tempo, tra terribili sofferenze. La madre, disperata, fece imbalsamare il suo corpicino e lo dispose all’interno di una teca trasparente insieme ai suoi giochi, dove ancora oggi è visibile per chi ha il coraggio di entrare nella stanza dove è esposto. Da allora, il fantasma del Marchesino e quello della madre impazzita di dolore aleggiano nel castello, spaventando i malcapitati curiosi. Quando si dice parenti serpenti…
LA CASA DALLE FINESTRE CHE CAMBIANO
Questa invece è una storia più recente, ma certo non meno spaventosa. Lungo la via Casilina (esattamente al km. 68.700), andando in direzione di Frosinone sulla destra appare una vecchia casa diroccata, seminascosta dietro un’ordinata fila di alberi. Fin qui niente di particolare, direte. La cosa strana è che su quella casa se ne dicono di tutti i colori. Sembra che sia sempre stato impossibile montarvi degli infissi, perché le misure delle finestre cambiano in continuazione. Si dice poi che la notte sia molto meglio stargli alla larga, per via di inquietanti e inspiegabili fenomeni sovrannaturali. Da cosa dipendano non è chiarissimo, e nemmeno cosa sia successo lì dentro di così terribile. Chi parla di amanti carbonizzati, chi di crimini nazisti, chi di strane storie di roulette russa, chi di magia nera. Insomma, mettetela come volete: se per qualsiasi motivo vi trovate a passare da quelle parti in una notte buia e tempestosa (come direbbe Snoopy), prendete e tirate dritto. Lì intorno, è pieno di hotel dove starete sicuramente molto meglio.
LA CASA DALLE FINESTRE CHE CAMBIANO

Questa invece è una storia più recente, ma certo non meno spaventosa. Lungo la via Casilina (esattamente al km. 68.700), andando in direzione di Frosinone sulla destra appare una vecchia casa diroccata, seminascosta dietro un’ordinata fila di alberi. Fin qui niente di particolare, direte. La cosa strana è che su quella casa se ne dicono di tutti i colori. Sembra che sia sempre stato impossibile montarvi degli infissi, perché le misure delle finestre cambiano in continuazione. Si dice poi che la notte sia molto meglio stargli alla larga, per via di inquietanti e inspiegabili fenomeni sovrannaturali. Da cosa dipendano non è chiarissimo, e nemmeno cosa sia successo lì dentro di così terribile. Chi parla di amanti carbonizzati, chi di crimini nazisti, chi di strane storie di roulette russa, chi di magia nera. Insomma, mettetela come volete: se per qualsiasi motivo vi trovate a passare da quelle parti in una notte buia e tempestosa (come direbbe Snoopy), prendete e tirate dritto. Lì intorno, è pieno di hotel dove starete sicuramente molto meglio.